Un festival di New York sceglie "Sharqi", cortometraggio prodotto nella Marina Alta, come unico spagnolo Un festival di New York sceglie "Sharqi", cortometraggio prodotto nella Marina Alta, come unico spagnolo
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Un festival di New York sceglie "Sharqi", cortometraggio prodotto nella Marina Alta, come unico spagnolo

Febbraio 01 da 2023 - 14: 12

Riguarda il film sulla danza sharqi prodotto dal Riurau Film Festival, il festival cinematografico della Marina Alta. Il corto è stato selezionato dal Festival della danza sulla macchina fotografica su quasi trecento giornali di trentacinque paesi.

In questo modo diventa l'unico cortometraggio spagnolo scelto dal festival che sarà proiettato il 13 febbraio al Teatro Francesca Beale dell'avant-garde Elinor Bunin Munroe Film Center al Lincoln Center. Sono quattro minuti e dodici secondi di lavoro eccezionalmente audace.

Il Dansa Film Lab dell'Associazione Escola de Cinema Riurau ha accettato la sfida della sua direttrice, Joan Bernat Pineda, coreografa, ballerina e regista, di spingere al limite i principi cinematografici del Dance Film.

Concepito come una creazione multi-autore basata su una coreografia frenetica e innovativa che evoca gli assoli di Dabke orientale, sei registi accompagnano il ballerino, telecamera alla mano, catturando i suoi movimenti fino a settantadue ripetizioni complete, muovendosi a favore o contro il suo percorso.

La regia è stata curata da tutti i suoi partecipanti e per la produzione sono stati utilizzati 'fuori campo', registrando a loro volta il suono generato nella scena del film. A loro volta responsabili del montaggio, Marta Lorenzi, Isabel De Piero, Yolanda Medina, Cristina Lozano, Carmen Zaragoza e Isabel Bilbao hanno fatto un uso estremo della frammentazione e della multiprospettiva preservando intatta la continuità del movimento coreografico.

La mistica della luce sopra l'atmosfera oscura di sharqi, girati sotto la guida del direttore della fotografia José María Hortelano, sono completati con la composizione e la voce del musicologo e anche ballerino e regista Rafel Arnal. Un Allahu Akbar e un Te Deum sullo sfondo di un pentagramma fanno da contrappunto ritmico al flusso incessante dell'immagine e simboleggiano la convivenza tra culture, popoli e religioni diverse che da secoli convergono nella penisola orientale.

Il Riurau Film Festival si avvale della collaborazione dell'Istituto Valenciano di Cultura (IVC) e dei comuni di Dénia, Xàbia, Jesús Pobre e La Xara. Da parte sua, il Danza davanti alla telecamera, che quest'anno segna oltre mezzo secolo di esistenza, presenta lungometraggi documentari e narrativi, cortometraggi creativi e innovativi, incontri di registi ed eventi speciali, installazioni di arti visive e all'avanguardia, oltre a coinvolgenti programmi per studenti e comunità.

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