Il Dipartimento dell'Istruzione, della Cultura e dello Sport ha riconosciuto l'ampliamento delle strutture museali, nonché la tipologia del centro, che ora è chiamato Museo Etnologico e Archeologico di Xaló.
Nel 2006 il Museo Etnologico di Xaló è stato riconosciuto come l'asse centrale del patrimonio culturale locale, svolgendo la funzione di protezione, conservazione, gestione e diffusione.
In questi tredici anni di esistenza, il Museo ha sviluppato una serie di attività e progetti incentrati sul patrimonio culturale, raggiungendo praticamente tutte le tipologie che lo compongono: etnologiche, architettoniche, artistiche, archeologiche, storiche, immateriali e ambientali.
Le nuove strutture museali si trovano nello stesso edificio che ospita le strutture appartenenti al Museo Etnologico di Xaló, che sono state ampliate per nuove esigenze.
Il patrimonio archeologico locale è costituito da un insieme eterogeneo di siti archeologici di diversa destinazione e tipologia. Vale la pena evidenziare i quattro siti archeologici che hanno la categoria BIC: l'insieme di arte rupestre preistorica del rifugio Mançano, la Cova de les Meravelles (con una serie di incisioni rupestri preistoriche), il Castell d'Aixa andaluso e il castello andaluso di Bernia.
Fa parte del patrimonio archeologico anche l'esistenza di un pregevole insieme di elementi del patrimonio idraulico: sbarramenti, fossi, partidores, mulini, stagni e dighe. Un altro gruppo di elementi che verrebbero inquadrati all'interno del patrimonio archeologico sono quelli relativi all'industria estrattiva e all'estrazione dell'argilla.