"Politici 5.0" "Politici 5.0"
La Marina Alta.com
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16 marzo 2023 - 17: 35

È innegabile che i social network sono serviti e servono per avvicinare la politica alla cittadinanza. È molto positivo che chiunque possa ottenere informazioni praticamente in streaming su qualsiasi questione attuale o che lo riguarda direttamente o indirettamente. Il problema nasce quando ciò che viene comunicato è lontano anni luce dalla realtà. Così fanno i politici 5.0, che tengono più alla fotografia che a ciò che viene fotografato.

Ora non fanno più foto a neonati e bambini perché dobbiamo tutelare l'immagine dei minori, anche se c'è chi non si fa problemi a esporle pur di grattare una manciata di voti. Allora ricorrono alla foto con qualche animale bipede o quadrupede, poco importa, contano solo i like, l'impatto sui social. Fanno finta di fare le cose, anche se in realtà non le fanno, è una cosa virtuale, ma i bisogni dei cittadini sono reali e richiedono soluzioni reali, non virtuali.

Questi politici 5.0 sanno comunicare solo attraverso i social, analizzano il loro target, il loro target di riferimento, ma sì, unidirezionali, critiche o proposte o idee o iniziative diverse dalle proprie non sono ammesse perché sanno tutto. Il contatto da persona a persona viene lasciato per due o tre mesi prima delle elezioni, anche se se non c'è la foto non c'è contatto, non compensa tanto riavvicinamento.

Ma questi politici 5.0 non si arrendono e scendono a calci per le strade del loro paese alla ricerca di quel legame con l'anima della loro gente, quelle persone che finora non li hanno interessati (tranne pochi) ma che sono in questa marcia verso il alle prossime elezioni diventano compagni, amici, colleghi, vicini di casa, conoscenti di scuola o di istituto.

È in questi momenti che scorre l'energia positiva, la voglia di fare le cose (da non confondere con il lavoro). Riaccendono quel desiderio di contatto, quella connessione che hanno perso man mano che hanno scalato i ranghi della loro carriera politica - altri sono stati semplicemente spenti o fuori copertura per quasi 4 anni perché erano già altri - altri che si occupavano di il lavoro sporco.

Hanno trasformato i processi elettorali in mere campagne pubblicitarie, ma senza un vero prodotto dietro, con i loro slogan vuoti, le loro frasi accattivanti, ripetitive e semplici, con l'unico obiettivo di vendere qualcosa che non è esattamente il candidato più preparato, quello chi è in grado di offrire il maggior benessere alla società, ma piuttosto quello che ha la migliore forza mediatica, ma non prima di aver messo a sua disposizione le risorse economiche necessarie e il supporto dei media più grandi e migliori, tanto meglio. Quella che è stata definita una campagna di marketing di una vita.

Ma questo garantisce che saranno i migliori a gestire il nostro futuro? R. Einstein ha già detto che è folle fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi.

Paco Quiles Saragozza, portavoce e candidato sindaco di Defendamos Calpe.

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