El Pla de Petracos a Castell de Castells: come arrivare, percorso e cosa vedere El Pla de Petracos a Castell de Castells: come arrivare, percorso e cosa vedere
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El Pla de Petracos a Castell de Castells: come arrivare, percorso e cosa vedere

11 marzo 2021 - 14: 04

Il Pla de Petracos, situato nel comune di Castell de Castells, è uno degli esempi più notevoli di Arte Macroschematica in tutta Europa. È dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO e Patrimonio dell'Umanità. Il santuario di Pla de Petracos è un luogo comune da visitare e uno dei centri turistici più importanti dell'interno della provincia di Alicante.

Successivamente hai un indice con tutti i punti con cui ci occuperemo.

Come arrivare

Il sito prende il nome dal gioco in cui si trova, Pla de Petracos. È un insieme di otto rifugi e una grotta situata sul lato sinistro del left Barranc de Malafi. L'accesso avviene tramite una pista forestale che inizia al chilometro 7 della strada da Benigembla a Castells de Castells, la CV-720. Il sito si trova a circa 500 metri sul livello del mare.

Percorso

Prendendo la pista forestale, troviamo Les Carrasques de Petracos, un gruppo di grandi pini d'Aleppo. Il sentiero attraversa coltivazioni come mandorli, ulivi e carrubi, fino a raggiungere un piccolo gruppo di case. Poco più avanti arriveremo a ciò che resta dell'eremo di Petracos, divorato dalla natura. Proseguiamo lungo il sentiero fino a quando non vediamo un cartello che indica i dipinti: quindi dobbiamo prendere un sentiero che sale. Ad un bivio ci sono più indicazioni sui dipinti, sia il macroschematico che il

Cosa guardare

El Pla de Petracos è uno dei migliori siti di arte rupestre della Comunità Valenciana. All'epoca in cui furono realizzati i dipinti, era un santuario: un luogo dove si adorava la fertilità o il ciclo agricolo. Sono presenti vari elementi di diffusione, come pannelli esplicativi, nonché elementi di protezione di protezione (recinzioni per impedirci di avvicinarci troppo ai dipinti) e di accesso al set.

Storia

L'insieme dei dipinti è stato scoperto nel 1980 e risale a circa 8000 anni fa. È composto da otto mani, di cui cinque hanno figure molto suggestive dipinte in un rosso intenso. Di questi cinque rifugi, quattro conservano rappresentazioni inquadrate come Arte Macroesquematica. L'altro cappotto ha parte di una rappresentazione dell'Arte levantina, successive a quelle dell'Arte Macroesquematica, che sono del Neolitico.

Soprattutto sono rappresentate figure umane, come quelle che pregano, con le mani alzate verso il cielo. Sono rappresentazioni della vita e della religione dei primi contadini che popolarono queste terre. Ci sono anche motivi geometrici serpentini.

Nel Pla de Petracos c'era anche un'antica città moresca. Vi si svolse infatti una delle più importanti battaglie tra mori e cristiani, dopo il decreto di espulsione del 1609.

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