La Procura chiede dai 2 ai 14 anni di carcere per l'ex sindaco di Calp, Javier Morató, e due suoi consiglieri per il 'caso Brugal' La Procura chiede dai 2 ai 14 anni di carcere per l'ex sindaco di Calp, Javier Morató, e due suoi consiglieri per il 'caso Brugal'
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La Procura chiede dai 2 ai 14 anni di carcere per l'ex sindaco di Calp, Javier Morató, e due suoi consiglieri per il 'caso Brugal'

17 settembre 2021 - 16: 11

Giudicano un ex sindaco popolare di Calp, Javier Morató, e due dei suoi ex consiglieri, Fernando Penella e Juan Roselló, due suoi parenti, un funzionario comunale e due uomini d'affari per un presunto schema di corruzione relativo al servizio di raccolta e trattamento dei rifiuti di quella località.

Il caso costituisce un pezzo separato del cosiddetto "caso Brugal". Il consiglio comunale di Calp ha assegnato l'appalto per questo servizio alla mercantile Colsur SL nel febbraio 1988. La Procura sostiene che i politici si sono accordati con l'appaltatore per pagare le commissioni in cambio di questo premio, che è diventato effettivo negli anni successivi.

Nello specifico, sempre secondo il verbale delle conclusioni provvisorie della pubblica accusa, l'allora sindaco e i due vicesindaci hanno distribuito 100 milioni di vecchie pesetas (600.000 euro), mentre altri 20 milioni di pesetas (120.000 euro) sono stati destinati al calcio locale club e 4 milioni (24.000 euro) per a
procacciatore d'affari.

L'uomo d'affari avrebbe aumentato fraudolentemente il numero di tonnellate di rifiuti trattati per soddisfare questi pagamenti con la conoscenza dei funzionari pubblici. La Procura calcola in 11.983.904 euro l'importo che l'aggiudicatario ha tentato di frodare le casse comunali e in 4.285.998 il danno effettivo causato.

Il Pubblico Ministero chiede inizialmente pene che vanno dai due ai 14 anni di reclusione per gli accusati di reati continui di corruzione, prevaricazione, appropriazione indebita e riciclaggio di denaro.

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