Uno stupratore della Marina Alta viene rilasciato dopo averlo ridotto a 2 anni di carcere dal tribunale provinciale di Alicante Uno stupratore della Marina Alta viene rilasciato dopo averlo ridotto a 2 anni di carcere dal tribunale provinciale di Alicante
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Uno stupratore della Marina Alta viene rilasciato dopo averlo ridotto a 2 anni di carcere dal tribunale provinciale di Alicante

01 dicembre 2022 - 15: 06

La prima sezione del tribunale provinciale di Alicante ha emesso questo giovedì un'ordinanza con la quale riduce di due anni la pena -da sei a quattro anni- inflitta a una persona condannata per un reato di violenza sessuale che costituisce stupro e ne autorizza l'immediato rilascio.

La Corte ha espressamente affermato nella sentenza emessa il 2 dicembre 2010 di aver inflitto all'imputato la "pena minima" prevista dal legislatore per tale reato, ragion per cui ora applica, in quanto a lui più favorevole, la pena minima che il codice penale contempla per lo stesso reato dopo la riforma operata dalla legge 10/2022 sulla garanzia integrale della libertà sessuale.

«I condannati hanno sempre il diritto di vedersi applicare la norma più vantaggiosa, anche se successiva alla pronuncia delle loro condanne, in modo che, nel caso di specie, venga rivista la pena inflitta nella sentenza per il delitto. 178 e 179 cp e la riduzione della pena irrogata per tale reato”, precisano i magistrati.

La Corte richiama nella motivazione giuridica dell'ordinanza la recente sentenza della Suprema Corte, datata 29 novembre 2022, nell'ambito del cd 'caso Arandina'.

L'imputato in questo caso è stato condannato, insieme ad altri imputati, a complessive 13 anni, 9 mesi e due giorni di reclusione così suddivise: sei anni e un giorno per un delitto lesivo dei diritti dei cittadini stranieri per immigrazione clandestina , sei anni e un giorno per un reato di violenza sessuale costituente stupro e un anno, nove mesi e un giorno di reclusione per un reato continuato di falsificazione di documenti.

Condannato per aver stuprato un lavoratore illegale che lavorava nel suo call shop

La Corte ha dichiarato provato che l'uomo, che gestiva un call shop e una macelleria nei paesi della Marina Alta, ha addebitato denaro a connazionali per facilitare il loro ingresso in Spagna con documenti falsi tra il 2005 e il 2006.

Secondo la sentenza, il pregiudicato, che aveva sistemato una di queste immigrate nella propria abitazione e l'aveva assunta nel suo stand, ha approfittato di uno dei frequenti viaggi in auto che entrambi effettuavano per uscire dalla strada, parcheggiare in una zona selvaggia e zona isolata e violentare la vittima.

Il detenuto ha iniziato a scontare la pena inflitta nella sentenza il 23 febbraio 2012, quindi dovrebbe essere estinta entro un anno, precisamente il 17 ottobre 2024.

Riducendo di due anni la sua pena per il reato di stupro, la Camera ha acconsentito alla sua immediata scarcerazione. L'ordinanza, che sarà notificata alla Procura, il detenuto, il suo rappresentante processuale e la stessa parte offesa, possono essere impugnati in cassazione avanti la Corte di Cassazione.

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