Calp porta l'espansione dell'allevamento ittico al TSJ Calp porta l'espansione dell'allevamento ittico al TSJ
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Calp porta l'espansione dell'allevamento ittico al TSJ

Gennaio 20 da 2023 - 12: 26

Il Consiglio Comunale di Calp ha presentato nei giorni scorsi davanti alla Camera Contenzioso-Amministrativa della Corte Superiore di Giustizia della Comunità Valenciana il ricorso contro l'ampliamento dell'allevamento ittico, dopo la decisione della Direzione Generale dell'Agricoltura e della Pesca di archiviare il appello ricorso attraverso il quale il concistoro ha cercato di appellarsi, senza successo, all'ampliamento di queste strutture. Pertanto, ora la giustizia deciderà se autorizzare o meno un progetto di queste caratteristiche al largo della costa di Calpina.

Nel ricorso presentato, l'Amministrazione Comunale attribuisce “mancanza di rigore” e “negligenza” al Ministero nel vigilare sulla documentazione presentata dalla società per ottenere l'autorizzazione all'ampliamento del macroallevamento marino. E in particolare, sostiene che il Ministero non ha rispettato il principio di precauzione, che è contenuto nel Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, e che implica l'adozione di misure preventive per ridurre i possibili danni ambientali nonostante l'ignota probabilità che ciò avvenga accadere.

E in tal senso si segnala che all'interno dello studio di impatto ambientale, lo studio delle correnti presentato dalla società corrispondeva a Villajoyosa e non a Calp ed è stato svolto anche per un solo mese, tempo "insufficiente per valutare e garantire che l'attività dell'Azienda Agricola NIORDSEAS-CALPE non incide negativamente sulle aree marine protette, sulle biocenosi (piante, animali, microrganismi) che vivono o convivono in uno spazio delimitato di interesse e sulle zone di balneazione adiacenti all'area di attuazione di detta attività”. Per conoscere gli effetti che possono avere le correnti è necessario un periodo minimo di un anno.

Preoccupazione per i rifiuti e l'impatto sul paesaggio

Si tratta di uno studio rilevante in quanto consente di indicare dove saranno dispersi i diversi scarichi originati dall'attività (resti di mangime, feci, escrezioni, nutrienti, torbidità, ecc.) e, a seconda dell'intensità di tali correnti, dove arriveranno rifiuti. Il tutto tenendo conto, inoltre, che la macroazienda marina dista solo 3.518,8 metri dalla costa della Calpina.

La risorsa incide anche sull'impatto paesaggistico che questo progetto avrà su una località turistica come Calp nonché sulla valutazione inesistente da parte dell'Assessorato delle ripercussioni economiche che comporterà l'ampliamento dell'allevamento ittico nella località, e che secondo una relazione del responsabile dell'Area Promozione Economica del Comune, è stata stimata in 450 milioni di euro di perdite per l'economia locale.

“Parliamo di un progetto su larga scala che prevede di passare da un'area pari a 9 campi da calcio e mezzo a 55 campi da calcio; tutto questo davanti ad un comune turistico come questo. Tenendo conto di tutto ciò, il Ministero non è stato sufficientemente zelante quando si è trattato di vigilare e richiedere i relativi rapporti”, ha evidenziato la sindaca di Calp, Ana Sala.

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